Riunita al Mimit la Commissione Allerta Rapida su andamento prezzi dell’RC auto

Si è tenuta il 14 febbraio a Palazzo Piacentini, sede del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, la riunione della Commissione di allerta rapida di sorveglianza dei prezzi – istituita con il Decreto Trasparenza che ha rafforzato i poteri di monitoraggio e di verifica del Garante – sull’RC auto. Presenti alla riunione, il ministro Adolfo Urso e il Garante per la sorveglianza dei prezzi Benedetto Mineo, oltre ai rappresentanti delle associazioni maggiormente rappresentative del comparto assicurativo, riparativo, peritale e dei consumatori. Lo scopo dell’incontro è stato approfondire le recenti dinamiche dei costi dell’RC auto, a fronte di un aumento del prezzo medio del +7,3% in termini reali tra dicembre 2023 e lo stesso periodo nel 2022, come registrato da IVASS. L’esigenza di avviare il monitoraggio è nata a seguito delle segnalazioni pervenute agli Uffici del Garante dei prezzi, da parte di privati e di Associazioni dei consumatori, relative all’aumento dei costi delle polizze. Infatti, il prezzo medio pagato, rilevato nell’indagine IVASS sui prezzi effettivi per la garanzia Rc auto (IPER), è di 391 euro per i contratti stipulati nel quarto trimestre del 2023.
Durante la riunione sono stati, quindi, condivisi dati e informazioni utili per valutare possibili soluzioni per contribuire al contenimento strutturale dei prezzi della RC auto, in un arco temporale più breve e di concreto effetto per gli assicurati e i consumatori. Gli interventi si andranno a inserire in programma di riordino complessivo del sistema assicurativo nazionale che già conta al suo attivo l’approvazione di misure quali:

  • Il recepimento della direttiva 2021/2118 del Parlamento Europeo e del Consiglio in materia di RC Auto che prevede alcune modifiche al Codice delle Assicurazioni Private e al Codice della Strada;
  • La riforma della Tabella unica del valore del danno biologico delle macrolesioni (che si attendeva da 18 anni);
  • L’obbligo per le imprese assicurative che hanno assicurato il rischio dei danni catastrofali, di corrispondere un anticipo del 30% del danno, così da consentire una rapida ripresa dell’attività produttiva e ottenere un risarcimento in un tempo congruo, così come previsto nel DDL protezione civile;
  • L’obbligo, per coloro che hanno usato il sisma bonus, di assicurarsi.

Il contesto di elevata inflazione del primo periodo 2023 e la graduale ripresa della mobilità al termine delle restrizioni associate alla pandemia hanno comportato un preoccupante rialzo dei prezzi dell’RCA. Se da un lato è necessario intervenire ancora affinché cali la dinamica inflattiva, il Governo è al lavoro per il riordino dell’intero sistema assicurativo nazionale, al fine di garantire efficienza e sostenibilità al settore, e tutela di cittadini e imprese. L’obiettivo è che nel comparto si registrino costi pari o inferiori a quelli degli altri Paesi europei.“, ha dichiarato il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. “Questa è la prima riunione, ma ce ne saranno delle altre finché non si procederà nel verso giusto, grazie anche al confronto con tutti gli attori coinvolti”.

Dai consedenti è stato unanimemente richiesta la modifica della CARD (Convenzione tra Assicuratori per il Risarcimento Diretto) che così com’è può creare distorsioni applicative che possono incidere sui costi dei sinistri.

Alleghiamo l’intervento effettuato dal nostro presidente Massimiliano Canellini, con indicati, seppur in modo sintetico, i maggiori problemi che affliggono il settore assicurativo e che contribuiscono all’aumento dei premi di polizza per la garanzia RC auto. Come si potrà notare nell’intervento sono stati toccati vari temi e in particolare quello che riguarda direttamente i periti assicurativi, sia per la parte tecnica che gestionale, con l’augurio, in previsione della volontà prospettata dal Ministro Urso  di un programma di riordino complessivo del sistema assicurativo nazionale, che venga posta la dovuta attenzione a questa categoria di professionisti, affinché rappresentino il solo e unico filtro (almeno sotto l’aspetto tecnico) per l’accertamento e la stima dei danni a cose auto, per metterli in grado di fornire il loro fattivo contributo al controllo e al contenimento dei costi assicurativi. 

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