
Cari Colleghi, Professionisti e Operatori del settore,
Il Consiglio Direttivo di AICIS – Associazione Italiana Consulenti di Infortunistica Stradale, sente il dovere di esprimere ferma contrarietà e viva preoccupazione per quanto contenuto nella Circolare n. 01/2025 emessa da Federperiti Servizi Innovativi S.r.l. il 14 aprile scorso.
Dietro l’apparente intento di “premiare” l’efficienza e la qualità dei collaboratori, si cela in realtà un pericoloso tentativo di trasformare l’attività peritale in una prestazione orientata non alla verità tecnica, ma alla compressione dei costi per compiacere le mandanti assicurative.
Come AICIS riteniamo inaccettabile che si chieda ai periti di operare sulla base di parametri predefiniti come il contenimento dell’importo medio periziato, la riduzione del numero di ricambi, la marginalizzazione delle perizie negative e la velocità esasperata di esecuzione dell’incarico.
Il perito non è e non può essere un esecutore meccanico di strategie aziendali, tantomeno un soggetto spinto da logiche di “premi” economici subordinati alla riduzione artificiosa dei danni stimati. La stima tecnica deve essere espressione di rigore metodologico, indipendenza e coerenza con i dati oggettivi del sinistro.
Siamo inoltre profondamente contrari alla pratica – surrettizia e pericolosa – di incentivare stime “al ribasso”. Non solo si tradisce la funzione tecnica del perito, ma si espone l’intero sistema al rischio di contenzioso giudiziale, alla proliferazione del patrocinio stragiudiziale e al logoramento dei rapporti tra danneggiati e compagnie assicurative.
Il contenimento dei costi, che pur può essere un obiettivo legittimo, non si ottiene svilendo il lavoro del perito o chiedendogli di operare fuori da logiche tecniche, ma semmai affidandosi a stime fondate, motivate, documentate e ineccepibili, pur nella necessaria rapidità di esecuzione.
AICIS ribadisce che il ruolo del perito tecnico è quello di accertare e stimare i danni secondo scienza, coscienza e indipendenza. Ogni deviazione da questo principio costituisce una lesione della professionalità, della credibilità e della dignità di una categoria che ogni giorno opera con competenza sul territorio.
Chi, come Federperiti, sposa logiche aziendaliste e premiali a scapito della funzione tecnica, perde ogni titolo a rappresentare la categoria e rischia di trascinarla in una deriva etica da cui sarà difficile risollevarsi.
AICIS invita tutti i professionisti a non restare in silenzio, a non cedere a scorciatoie pericolose, e a continuare a svolgere la propria attività con l’autonomia e la responsabilità che da sempre contraddistinguono i veri periti tecnici.
Con fermezza e rispetto per la nostra professione.